Il Professor cenerentolo

Morandini Film Distribution

TITOLI
Originale
Il Professor cenerentolo
deutsch
français
italiano

DATA D'INIZIO
Svizzera
10.12.2015
Svizzera tedesca
17.12.2015
Svizzera romanda
Ticino
10.12.2015
NUMERO DI VISITATORI

Il numero di visitatori elencati rappresenta ciò che è stato riportato e registrato per questo film a partire dalla data di uscita.

Svizzera
3'309
Svizzera tedesca
1'791
Svizzera romanda
70
Ticino
1'448

CAST & CREW
Regia
Leonardo Pieraccioni
Produttore
Marco Belardi
Soggettista
Leonardo Pieraccioni
Giovanni Veronesi
Musica
Gianluca Sibaldi
Attore
Leonardo Pieraccioni
Laura Chiatti
Massimo Ceccherini
Davide Marotta
Flavio Insinna
L'ETÀ D'ACCESSO

Dall’1.1.2013, tutti i film proiettati pubblicamente nei cinematografi sono classificati per categorie d’età dalla "Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani". L’età indicata ("Permesso a partire da") esprime il fatto che, a partire da quell’età, la visione del film non dovrebbe comportare alcun danno per un bambino/giovane. Un bambino/giovane che ha raggiunto tale età può dunque vedere il film da solo. Se egli è accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale, tale soglia d’età può essere ridotta al massimo di due anni (ad esempio, "permesso a partire da 10 anni" significa che l’interessato che ha raggiunto tale soglia d’età potrà accedere da solo alla visione, mentre un interessato che ha raggiunto gli 8 anni d’età potrà accedervi solo se accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale.
"Consigliato a partire da" significa che un bambino/giovane è in grado comprendere il contenuto del film a partire da quell’età.
Ulteriori informazioni all’indirizzo: filmrating.ch

L'età legale
8
Età consigliata
-

CONTENUTO

Umberto è un ingegnere che ha tentato una rapina in banca ed è stato colto con le mani nel sacco. Per questo sta scontando oltre tre anni di pena nel carcere di Ventotene, ma può frequentare la biblioteca locale e girare film educativi insieme ai compagni di sventura e al direttore della prigione. Durante la proiezione del suo ultimo film Umberto incontra Morgana, una bella insegnante di ballo che lo scambia per un operatore culturale e pare interessata a frequentarlo. Umberto dunque alimenta l'equivoco e inizia ad inventarsi mille occasioni per sgattaiolare fuori di prigione, nonostante il rientro obbligato a mezzanotte, come un moderno Cenerentolo.
Alla sua dodicesima regia, Leonardo Pieraccioni tenta di proporre una commedia di maggiore complessità narrativa e registica, ma il risultato è un guazzabuglio via via sempre più improbabile che sostituisce al candore naif de I laureati e de Il ciclone con i cliché da film "di Natale" (nonostante la storia sia ambientata d'estate).
Purtroppo l'effetto non è comico ma goffo e impacciato, e crea più disagio e imbarazzo che risate. Alcuni interpreti - Sergio Friscia nei panni di un carcerato siciliano, Lorena Cesarini in quelli della figlia del direttore del carcere e Davide Marotta nel ruolo di Arnaldino, l'addetto alla biblioteca con un animo da James Bond intrappolato in un fisico bonsai - gestiscono bene lo spazio loro assegnato, e la regia di Pieraccioni ha qualche momento felice che denota una certa voglia di avventurarsi su territori inesplorati, ma la sceneggiatura lascia a desiderare e fa rimpiangere la vis comica degli esordi del regista toscano che omaggiava l'umorismo pungente e goliardico di Mario Monicelli.
Solo verso la fine del film si intuisce quale strada avrebbe potuto percorrere Pieraccioni per tornare alle sue radici e ad un argomento veramente personale, ed è il momento in cui Umberto dichiara la sua inadeguatezza alla figlia nata da un precedente matrimonio (che si chiama Martina, come la figlia del regista-autore) e la prega di perdonargli il suo essere imperfetto. In quel rapporto c'era una storia tenera e potenzialmente divertente, pur nel suo pathos sotteso.


IMMAGINI


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