Stand by me doraemon

Morandini Film Distribution

TITOLI
Originale
Stand by me doraemon
deutsch
Doraemon
français
italiano

DATA D'INIZIO
Svizzera
06.11.2014
Svizzera tedesca
Svizzera romanda
Ticino
06.11.2014
NUMERO DI VISITATORI

Il numero di visitatori elencati rappresenta ciò che è stato riportato e registrato per questo film a partire dalla data di uscita.

Svizzera
4'882
Svizzera tedesca
Svizzera romanda
Ticino
4'882

CAST & CREW
Regia
Ryuichi Yagi
Takashi Yamazaki
Produttore
Keiichiro Moriya
Shunsuke Ohkura
Soggettista
Fujio F. Fujiko
Takashi Yamazaki
Musica
Naoki Sato
Attore
Voice: Satoshi Tsumabuki
L'ETÀ D'ACCESSO

Dall’1.1.2013, tutti i film proiettati pubblicamente nei cinematografi sono classificati per categorie d’età dalla "Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani". L’età indicata ("Permesso a partire da") esprime il fatto che, a partire da quell’età, la visione del film non dovrebbe comportare alcun danno per un bambino/giovane. Un bambino/giovane che ha raggiunto tale età può dunque vedere il film da solo. Se egli è accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale, tale soglia d’età può essere ridotta al massimo di due anni (ad esempio, "permesso a partire da 10 anni" significa che l’interessato che ha raggiunto tale soglia d’età potrà accedere da solo alla visione, mentre un interessato che ha raggiunto gli 8 anni d’età potrà accedervi solo se accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale.
"Consigliato a partire da" significa che un bambino/giovane è in grado comprendere il contenuto del film a partire da quell’età.
Ulteriori informazioni all’indirizzo: filmrating.ch

L'età legale
16
Età consigliata
-

CONTENUTO

L'inetto, perdigiorno, lamentoso e vittimista Nobita riceve la visita di un suo pronipote che tramite una macchina del tempo gli consegna Doraemon, un gatto robot proveniente dalla sua epoca che ha il compito di aiutarlo a diventare una persona migliore così che non si avveri il suo tragico futuro: investire tutto in una compagnia dal cui fallimento non si riprenderà mai. Dopo una prima fase in cui grazie a Doraemon e ai suoi strumenti tecnologici Nobita mette una pezza ad ogni guaio combinato (e si vendica delle angherie di amici e compagni che lo prendono in giro), arriverà un'avventura così importante da non necessitare aiuti esterni.
É dal 1980 che ogni anno con cadenza abbastanza regolare in Giappone esce un nuovo lungometraggio per il cinema centrato su Doraemon, con ambientazioni esotiche e avventure ogni volta diverse. Stand by me invece appartiene alla categoria dei reboot che fanno ricominciare da capo la storia, rinarrano le origini e i presupposti dei personaggi come per rimetterli in piedi, con quel misto di fedeltà e innovazione che è tipico delle riletture animate nipponiche: rispettare lo spirito e le caratteristiche fondamentali di una serie, rimasticandone molti aspetti.
L'obiettivo è conquistare un pubblico nuovo con un'animazione in computer grafica non eccessivamente sofisticata ma funzionale a quel che si vuole raccontare. É infatti trattata bene la sostanza di Doraemon, nel passaggio dal 2D al 3D il film sfrutta la possibilità di rendere la morbidezza suggerita dal character design del personaggio (le serie animate nipponiche nascono quasi sempre per vendere merchandising), mentre per il resto indugia sul già noto con un adattamento che usa la denominazione moderna dei personaggi (già presente nelle nuove serie televisive) fedele ai loro nomi giapponesi e non italianizzati come accadeva nelle prime messe in onda.
Immutati anche gli scopi educativi della storia, Nobita (Guglielmo nell'edizione italiana) dopo un abuso degli strumenti che Doraemon tira fuori dalla tasca per lui, capisce che qualsiasi aiuto esterno in realtà comporta danni peggiori del problema che dovrebbe risolvere. Fa impressione tuttavia rivedere queste storie educative, nelle quali la tecnologia è equiparata alla magia e alla fine non è mai in grado di aiutare davvero, in un'epoca nella quale (rispetto agli anni '80) la tecnologia effettivamente pervade ogni ambito della vita individuale, costituendo un prolungamento del corpo e dei sensi che aumenta le potenzialità individuali. Doraemon è stata la più grande forma di messa in guardia delle giovani generazioni dal determinismo tecnologico, in anni in cui il Giappone correva furiosamente verso il progresso, oggi forse è superato da una realtà che schiaccia questi racconti con l'evidenza di una tecnologia che invece è umana, emotiva e capace di stare vicino a chi la usa senza trasformarsi nel tipico demone nipponico, che per un desiderio esaudito causa due problemi più grandi.


IMMAGINI


© Morandini Film Distribution

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