Le Havre

Filmcoopi Zürich AG

TITOLI
Originale
Le Havre
deutsch
Le Havre
français
italiano
Le Havre

DATA D'INIZIO
Svizzera
29.09.2011
Svizzera tedesca
29.09.2011
Svizzera romanda
21.12.2011
Ticino
NUMERO DI VISITATORI

Il numero di visitatori elencati rappresenta ciò che è stato riportato e registrato per questo film a partire dalla data di uscita.

Svizzera
79'955
Svizzera tedesca
55'199
Svizzera romanda
23'063
Ticino
1'693

CAST & CREW
Regia
Aki Kaurismäki
Produttore
Aki Kaurismäki
Soggettista
Aki Kaurismäki
Musica
Attore
André Wilms
Kati Outinen
Jean-Pierre Darroussin
L'ETÀ D'ACCESSO

Dall’1.1.2013, tutti i film proiettati pubblicamente nei cinematografi sono classificati per categorie d’età dalla "Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani". L’età indicata ("Permesso a partire da") esprime il fatto che, a partire da quell’età, la visione del film non dovrebbe comportare alcun danno per un bambino/giovane. Un bambino/giovane che ha raggiunto tale età può dunque vedere il film da solo. Se egli è accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale, tale soglia d’età può essere ridotta al massimo di due anni (ad esempio, "permesso a partire da 10 anni" significa che l’interessato che ha raggiunto tale soglia d’età potrà accedere da solo alla visione, mentre un interessato che ha raggiunto gli 8 anni d’età potrà accedervi solo se accompagnato da una persona detentrice dell’autorità parentale.
"Consigliato a partire da" significa che un bambino/giovane è in grado comprendere il contenuto del film a partire da quell’età.
Ulteriori informazioni all’indirizzo: filmrating.ch

L'età legale
Non classificato
Età consigliata
Non classificato
Cantone BS
12/9
Cantone BE
14/12
Cantone GE
7 (12)
Cantone ZH
K10

CONTENUTO

Marcel Marx, ex scrittore e noto bohémien, si è ritirato in una sorta di esilio volontario nella città portuale di Le Havre, dove sente di aver costruito un rapporto di maggiore vicinanza con la gente, che serve praticando l’onorevole ma poco redditizio mestiere del lustrascarpe. Abbandonata ogni velleità letteraria, vive felicemente dividendosi tra il suo bar preferito, il lavoro e la moglie Arletty, quando all’improvviso il destino mette sulla sua strada un piccolo profugo arrivato dall’Africa.

Con Arletty gravemente ammalata e costretta a letto, ancora una volta Marcel deve affrontare il freddo muro dell’indifferenza umana armato solo del suo innato ottimismo e della solidarietà della gente del suo quartiere: ma contro di lui lavora la cieca macchina dello stato occidentale, questa volta rappresentata dalla polizia che lentamente stringe il cerchio intorno al bambino africano.

Per Marcel è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, lucidarsi le scarpe e mostrare i denti.


IMMAGINI


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