L' Allenatore nel pallone 2

Morandini Film Distribution

TITEL
Original
L' Allenatore nel pallone 2
Deutsch
Französisch
Italienisch

STARTDATEN
Schweiz
11.01.2008
Deutschschweiz
Suisse romande
Tessin
11.01.2008
BESUCHERZAHLEN

Die aufgeführten Besucherzahlen stellen dar, was für diesen Film seit dem Starttag bei ProCinema gemeldet und erfasst wurde.

Schweiz
3'929
Deutschschweiz
1'648
Suisse romande
Tessin
2'281

CAST & CREW
Regie
Sergio Martino
Produzent
Luciano Martino
Mino Loy
Drehbuch
Luciano Martino
Romolo Guerrieri
Musik
Amadeo Minghi
Schauspieler
Lino Banfi
Anna Falchi
Urs Althaus
Joanna Moskwa
Giuliana Calandra
ZUTRITTSALTER SCHWEIZ

Seit 1.1.2013 werden alle Filme, welche in Kinos öffentlich vorgeführt werden von der "Schweizerischen Kommission Jugendschutz im Film" nach Alterskategorien eingestuft. Das Alter "Zugelassen ab" bedeutet, dass ein Kind/Jugendlicher durch das anschauen des Films keinen Schaden erleiden sollte. Ein Kind/Jugendlicher, welches(r) dieses Alter erreicht hat, wird alleine zugelassen. In Begleitung einer erziehungsberechtigten Person, kann dieses Alter um maximal zwei Jahre unterschritten werden (z.B. Zugelassen ab: 10, ein(e) 10-jährig(e)r wird alleine zugelassen. ein(e) 8-jährig(e)r wird in Begleitung einer Erziehungsberechtigen Person zugelassen.
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Weitere Informationen unter: filmrating.ch

Zugelassen ab
Nicht eingestuft
Empfohlen ab
Nicht eingestuft
Kanton ZH
K10

INHALT

Oronzo Canà, mister della mitica Longobarda, pur se a malincuore, non allena più da vari anni. Ora ha un'azienda agricola e produce olio d'oliva assieme alla sempre aristocratica moglie Mara, al nipote Oronzino, genio del computer, alla poco attraente figlia Michelina, e al genero Fedele, impenitente latin lover. Dalla sua azienda agricola, Canà può solo sognare di allenare una squadra, ma una sera... l'ex mister è invitato ad una trasmissione sportiva. La Longobarda è appena stata promossa in serie A, non per meriti sportivi, ma per inadempienze finanziarie della sua diretta concorrente. Canà è stato invitato come testimone della "mitica" Longobarda di venti anni fa... Durante il talk show, un giornalista si ricorda che allora, nonostante Canà fosse riuscito a salvare la squadra dalla retrocessione, venne esonerato. Messo alle strette, Canà rivela il vero motivo di quell'esonero: nel vincere l'ultima partita, quella che aveva permesso la permanenza della Longobarda in serie A, Canà disubbidì ad una richiesta del vecchio presidente Borlotti, che voleva retrocedere in serie B perché non riusciva a reggere i costi della serie A. Con questa sua dichiarazione, Canà diventa il primo testimone diretto di scomode verità sul calcio: ammissioni così chiare, infatti, non ci sono state neanche durante i recenti scandali calcistici. Dopo quelle dichiarazioni, invano controbattute dal figlio di Borlotti, Walter che ora amministra la Longobarda assieme ad un socio russo Ivan Rameko, Canà ritorna alla vita di sempre... Ma un giorno le guardie del corpo di Ramenko (personaggio ambiguo, in odore di mafia russa) lo prelevano da casa e lo portano, in elicottero, fino al campo della Longobarda. Canà teme una ritorsione da parte dei dirigenti della Longobarda: la società è stata recentemente quotata in borsa e le sue dichiarazioni hanno provocato un crollo delle azioni. Inaspettatamente, invece, Borlotti e Ramenko gli propongono di allenare la squadra nel prossimo campionato serie A. Vogliono darsi un'immagine di specchiata onestà e chi più di Canà può garantire ciò? Canà accetta e si trasferisce, pieno di entusiasmo, nel Nord Italia. Il Mister si accorge però ben presto di quanto il calcio sia cambiato rispetto ai suoi tempi: c'è l'invadenza degli sponsor, i calciatori si presentano agli allenamenti con le veline di turno, quelli stranieri con gli interpreti... Anche il linguaggio è cambiato: una volta c'erano i terzini e il contropiede, ora i laterali e le ripartenze... Insomma Canà fatica un pò a riconoscersi in questo calcio, ma l'entusiasmo di ritornare in Serie A mette tutto il resto in secondo piano. Purtroppo però una serie di risultati negativi, problemi personali, promesse dei dirigenti non mantenute, fanno sì che l'avventura della Longobarda sia tutta in salita. Quando poi si scopre che le vere intenzioni dei dirigenti erano solo quelle di lucrare il più possibile sulla squadra per poi sparire con i soldi, Canà inizia a pensare di dimettersi. Sarà il nipotino a convincerlo a non gettare la spugna adesso e tentare il tutto per tutto nell'ultima partita che può valere la salvezza della squadra...


BILDER


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